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Cos’è la condizione di reciprocità nel testamento e perché è sempre nulla?

sofiazanelotti

Benvenuti sul blog di ForLife, lo studio specializzato in successioni ereditarie. Oggi vogliamo rispondere a una domanda che emerge di frequente nelle ricerche online: che cos’è la “condizione di reciprocità” e perché la legge italiana la dichiara sempre nulla nei testamenti? Se state scrivendo le vostre ultime volontà o volete capire meglio come funziona questa clausola, siete nel posto giusto.


testamento condizione reciprocità

Perché la reciprocità è vietata?

Quando si parla di “condizione di reciprocità”, si fa riferimento a una clausola che lega il beneficio ereditario alla promessa di ricevere, a propria volta, un vantaggio nel testamento di chi è stato designato erede o legatario.


In altre parole, si vorrebbe ottenere un lascito a condizione che anche l’altra persona inserisca nel proprio testamento un beneficio identico o comunque significativo per il primo testatore.


La legge, però, sanziona questa clausola con la nullità (art. 635 c.c.).


Il motivo?

Un testamento deve essere l’espressione della volontà libera e autonoma del testatore. Se esiste una condizione di reciprocità, si presume che ci sia un accordo tra i due soggetti che si scambiano i lasciti, violando di fatto il divieto di “testamento reciproco” e mettendo in dubbio la genuinità della disposizione.


Nessuna prova contraria, se vi è condizione di reciprocità, il testamento è nullo.

Un aspetto importante è che la nullità della condizione di reciprocità non ammette eccezioni. Non serve dimostrare che, in realtà, i due interessati non abbiano stretto alcun patto segreto: la legge parte da una presunzione assoluta.


Se la clausola prevede l’obbligo di “avere a sua volta un vantaggio” nel testamento di un’altra persona, è automaticamente nulla, e la disposizione testamentaria, così formulata, perde di validità.


Cosa succede se la condizione viene dichiarata nulla

Se la condizione di reciprocità viene eliminata dal testamento (perché considerata nulla), rimane da stabilire se l’intera disposizione testamentaria possa conservarsi o meno. Nella maggior parte dei casi, l’effetto sarà che la clausola viene “considerata come non apposta”, permettendo di salvare la restante volontà del testatore.


Tuttavia, se risulta chiaro che quel patto di reciprocità costituiva l’unica ragione per cui il testatore aveva deciso di istituire l’erede, allora l’intera disposizione rischia di cadere, rimanendo senza fondamento.


Conclusioni: l’importanza di una consulenza specializzata

Le condizioni testamentarie sono un tema complesso e delicato. Una semplice clausola, se formulata in modo scorretto, può rendere nulla una disposizione o persino l’intero testamento. Rivolgersi a ForLife significa affidarsi a professionisti esperti nel diritto successorio, capaci di:

  • Verificare la validità delle clausole inserite nel testamento.

  • Eliminare il rischio di nullità o controversie future.

  • Garantire che la volontà del testatore sia rispettata al massimo grado previsto dalla legge.


Se desiderate assistenza per scrivere o rivedere un testamento, o se vi trovate a dover interpretare una clausola apparentemente sospetta, contattateci: il nostro team è qui per tutelarvi e guidarvi nella materia successoria oppure visitate il nostro sito www.forlifesrl.com

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